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13 September 2010

Lesa - Lago Maggiore, località turistica ideale

Suggestiva veduta notturna del golfo di Lesa, della sponda sud-occidentale del Verbano, dell'entroterra e del Vergante. L'immagine è stata ripresa in una notte di plenilunio. Le luci che brillano all'orizzonte sono quelle dell'aeroporto di Malpensa.


LESA (Lago Maggiore): Località turistica ideale, per centralità geografica, culturale e di tempo libero



E' da tempo che "TACCUINI" desidera dedicare un articolo a Lesa - Lago Maggiore (Novara), la località lacustre ove hanno sede i suoi uffici ed il "laboratorio di turismo creativo" da esso creato e sponsorizzato, denominato "Casabella", come il nome del più importante magazine internazionale di architettura del mondo, del quale in essa v'è custodita una collezione avente più di cinquant'anni d'età, e che manifestamente sottolinea l'interesse che esso ha, in particolar modo, per l'architettura.

Il golfo di Lesa, il piccolo porto, il nuovo lungolago, la Parrocchiale (foto di Enrico Mercatali)


TACCUINI ha pensato di dedicare questo scritto a Lesa perchè crede che questa piccola località, sulle sponde occidentali del basso Verbano, abbia qualità particolari che altri paesi o villaggi della stessa area geografica, non hanno, così da poter affermare di esse, già di per se stesse abbastanza rare se considerate nel loro assieme, meritino di essere promosse presso chi cerchi un luogo di sosta, per farvi una sia pur breve vacanza, nell'ambito del nostro territorio.


Lesa: veduta del nuovo lungolago Nord, presso l'edificio che ospita attività sportive e sociali (ex "Società Operaia"), ove vi si noleggiano canoe ed imbarcazioni a motore. Sullo sfondo il centro del paese (foto di Enrico Mercatali)


Una vacanza ideale, in Lesa, per i luoghi da vedere attorno ad essa, dei quali è baricentrica, potrà essere di tre, quattro giorni o di una settimana, se chi vi si ferma, ha poi anche altre mete da raggiungere. Tre giorni possono bastare per avere una idea degli illustri dintorni e per poter vedere il minimo di essi. Quattro o più giorni serviranno a corroborarsi nell'idea di avere avuto una visione più approfondita delle località e delle attrazioni principali che la zona offre. Un soggiorno più lungo potrà già dirsi da specialisti, da cultori specifici della zona e di qualcuna delle sue principali componenti, o valida per chi cerchi un particolare contatto nella wilderness dei monti ossolani e delle sue numerose ed ataviche valli.


Lesa: presso il porto per le imbarcazioni private e per la pesca, Villa Stampa, già residenza estiva di Alessandro Manzoni
(foto di Enrico Mercatali)


Occorre dire anche perchè si sceglie di parlare di Lesa, qui, in termini di baricentro. Ciò è in relazione anche alla distanza che separa la sponda occidentale del basso Lago Maggiore dai luoghi di origine dei suoi visitatori, ed alle motivazioni che fanno di Lesa motivo guidato della loro scelta. Allora incominciamo dal dire che chi viene da molto lontano (e stiamo parlando sulla base di esperienze dirette che TACCUINI ha già fatto), ovvero da paesi extra continentali (americhe, africa, australia, asia, con l'intento di visitare l'Italia incominciando da Nord (magari per muovere poi verso il Centro Sud), sbarca a Malpensa. E qual'è il luogo più appetibile presso Malpensa, per una sosta di qualche giorno, se non il Lago Maggiore? A questo punto è giocoforza determinare il sito più tranquillo, più verde, meno trafficato, più baricentrico rispetto ai siti promossi su tutte le guide del mondo: è Lesa, ovviamente, ove si giunge anche perchè vi si trovano siti assai appetibili d'accoglienza, senza "scendere" nei megatempli alberghieri di Stresa o Baveno, con tanto di tariffe per pochi.


Lesa: Il nuovo lungolago Nord, in direzione di Belgirate (foto di Enrico Mercatali)



Quanto abbiamo detto fin qui vale sempre, sia che l'ospite decida di vedere, sia pure di sfuggita, le grandi città (Milano, Torino, Genova ecc.), sia che voglia concentrasi sul "prodotto locale" (Isole Borromee, Giardini di Villa Taranto, Orta San Giulio e il suo Lago, Mottarone, Valli Ossolane, ecc.), sia che intenda muovere i suoi passi verso le novità, o gli aspetti più specifici (Sacri Monti, percorsi del vino dalle Colline Novaresi, a Gattinara, fino alle Langhe - Museo del Vino), oppure Percorsi della Winderness (Centovalli e Vigezzo, con la "Vigezzina", Val Grande, Monte Rosa, Cascate del Toce, ecc.).

Lesa: l'avvio della "Strada Regina", percorso pedonale che congiunge Lesa a Belgirate, del quale si dice che Alessandro Manzoni fosse abituale frequentatore, qui nel centro storico di Lesa, presso l'omonomo Museo, che ne raccoglie cimeli appartenuti ritrovati in Villa Stampa (foto di Enrico Mercatali)


La località di Lesa, quale base per ognuna di queste mete è sempre valida, anzi, potremmo dire, "la più valida". Si perchè ogni altra possibile località limitrofa, sia pure valida per fare un confronto, potrebbe avere qualche controindicazione da ban valutare, cosa che non tutti fanno quando operano scelte diverse. Per esempio chi sceglie di sostare ad Orta incomincia ad essere un po' troppo distante dai Laghi del Varesotto (Campo dei Fiori, Sacro Monte di Varese, Villa Panza di Biumo, ecc.), così come chi sceglie di sostare a Verbania avrà sì vicino l'alto Lago Maggiore, ma che ne sarà delle mete che offre la "Bassa" (Novara, Colline Novaresi Ghemme e Gattinara, Percorsi Antonelliani, Milano, Torino.


Lesa: una delle "Rughe" perpendicolari alla sponda del lago, interne al centro di antica formazione, che congiungono la Statale del Sempione con la sommità dell'abitato (foto di Enrico Mercatali)


Questo il primo esempio. Ma esso vale anche per chi arriva dai Paesi europei, in auto, per fare una vacanza di 15, 20 giorni in Italia, generalmente in Veneto, Toscana o a Roma e sosta qualche giorno sui Laghi Piemontesi e Lombardi. Generalmente gli itinerari si biforcano; una componente si dirige sugli altri Laghi del Nord (Iseo e Garda) per terminare la propria corsa a Venezia ed alle spiagge limitrofe; l'altra componente prende la strada della Toscana e dell'Umbria. Pochi continuano per Roma così come pochi deviano in Liguria. Pochissimi vanno al Sud, se vengono dal Nord europa (Francia, Germania, Olanda, Belgio, Austria, ecc.).



Lesa: una immagine dello Sporting Club, centro sportivo costruito negli anni '50 con notevole senso del contesto ed ampiezza di vedute, con attrezzature per la balneazione estiva (piscina olimpionica con trampolino per tuffi da 5 metri), piscina per bambini, campi da tennis, spogliatoi, termario con bagno turco e snak-bar. Il centro si trova nella penisola dell'Erno, presso il B&B Casabella, vicino alla località di Villa Lesa (foto di Enrico Mercatali)


Il terzo gruppo è costituito dal turismo degli italiani. Esso è un turismo un po' allo sbando, se così si può dire, ovvero senza possibilità di essere incasellato entro schemi predefiniti, o in possibili casistiche generalizzanili. Poche regole, molta individualità, pochissimi i giorni prima di fare ritorno a casa, e quindi mete mai lontane, a meno che non siano parte di "pacchetti" con aereo e albergo inclusi.


Lesa: L'area di Sporting lesa dedicata al tennis. Numero campi, coperti e scoperti, costituiscono uno degli sport più praticati a Lesa, assieme a quelli nautici (foto di Enrico Mercatali)


Lesa: le spiaggie pubbliche di Lesa sono ancora tanto naturali da potercisi ancora imbattere in una scena come questa, ove una ragazza, verso il tramonto, si fa un bagno con il proprio cavallo. E' questa la spiaggia del Castellaccio (foto di Enrico Mercatali)


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Nel tempo, ed in particolare in questi ultimi anni nei quali noi di TACCUINI abbiamo intrapreso quelle attività e sviluppato quegli interessi che ci hanno portato ad un maggiore contatto con il pubblico (italiano anche, ma soprattutto straniero), abbiamo capito, noi che in "Lesa-Progetto" abbiamo soppiantato la metropoli per eleggervi residenza, che essa, per essersi presentata ideale in quanto tale, può davvero essere presentata quale sito ideale ove trascorrevi un periodo di vacanza, quella "vacanza lacustre", la cui tipologia ha ricominciato ad essere, dopo tanto tempo di indifferenza se non di vero e proprio rifiuto, tra le più richieste ed apprezzate, oggi, davvero come mai prima d'ora.


Bellinzona: la corte centrale di Castelgrande, splendido maniero del XII secolo, magnificamente restaurato, sede di un Museo d'Arte.
Ne suggeriamo la visita contestualmente a quella delle località del Verbano Nord Occidentale, oppure al Tour di Lago Maggiore Express (Locarno, Centovalli, Vigezzo, Domodossola)


Certo, per comprendere questa scelta, e, se possibile, per incentivarla (quella di prendere posto fisso a Lesa per tre, quattro o più giorni) da operatori turistici, occorre mettersi nell'ottica, non già dell'individuo metropolitano che vuole fare un week-end di pace e tranquillità, ma nella mente di chi, da tutta Europa o dal Mondo, intenda muovere i suoi passi in Italia, cercando una tappa intermedia rispetto alla metà principale che può essere Venezia, Roma o Firenze, oppure cercando di costruire un tour incentrato sulle aree paesaggistiche alpine del Nord Ovest, tra Svizzera ed Italia, con puntate solo sporadiche su Milano o Torino (giusto per poter dire d'aver visto "The Last Supper" o aver messo piede al "Lingotto".


Stresa: Isola Bella. "L'isola più bella del mondo", facente parte dell'arcipelago borromeo, con l'isola Madre e dei Pescatori, tutte e tre belle nelle loro peculiari caratteristiche, e da non perdere nel corso di una sia pur breve visita nella zona.


Queste dei laghi sono divenute mete trendy, ora, specie per chi proviene dall'estero, un poco anche incentivate dai bassi costi offerti dal nostro paese, che coniugano l'idea di vacanza con quella di "salute e gusto", o quello di "relax e ambiente", considerando anche, ma solo secondariamente, la presenza di mete importanti dal punto di vista culturale, quali visite a monumenti famosi o a illustri opere d'arte. Queste ultime infatti sono ancora elemento di importantissimo richiamo, ma non costituiscono più il "piatto forte", il fattore esclusivo, soprattutto nel pieno della stagione "alta", in quanto mete divenute altamente rischiose in termini di stress e di fatica da sovraffollamento.


Novara: Veduta dall'alto del centro storico di Novara. Vi spicca la bellissima e originalissima cupola antonelliana, la quale, con la copertura della Mole Antonelliana di Torino, costituisce un esempio di rara bellezza dell'architettura neoclassica piemontese del XIX secolo.Poichè l'opera di Alessandro Antonelli è quasi interamente concentrata in questa zona, è consigliabile, per gli appassionati, intraprendere l'intero percorso antonelliano guidato (possibile su appuntamento), il quale si svolgerà tra Novara, le principali località delle Colline Novaresi e Torino.


Quasi tutti ormai non sopportiamo più queste punte, e ciò che andiamo cercando è un complesso di fattori declinato su contenuti slow, agli orizzonti di più quieto respiro, per "assaporare", e magari poter "sognare".
Questi sono i principali motivi per cui i Grandi Laghi Italiani (quelli svizzeri continuano ad essere climaticamente meno appetibili) sono ritornati di moda, dai tempi d'oro tra otto e novecento, anzi per cui sono giunti ad essere il perno stesso oggi d'una idea di sano turismo fatto di promesse mantenute, non più solo appannaggio di attempate coppie stanziali, ma soprattutto di giovani, coppie o famiglie, che, oltre a inseguire mete di cultura, fatte di siti famosi e bei musei, cercano di godersi la vita con gite all'aperto, immergendosi nel verde incontaminato dei parchi e delle riserve naturali, approcciando castelli e vini, nonchè da essi tutti i piaceri della gola che vi sono offerti, nelle più diverse tipologie e per i targhet più disparati, dalle sagre paesane, ai più alti livelli del gourmet.


Già Tempio Israelitico, la Mole Antonelliana, a Torino, è oggi, dopo gli importanti restauri statici, sede del nuovo bellissimo Museo del Cinema, realizzato dall'architetto svizzero Francois Confino, che documenta in particolare Torino nei primi anni del XX secolo, quale sede più importante d'Europa del cinema, all'epoca del muto, ove si produssero film entrati a far parte della Storia del Cinema


In tutto questo ormai il Piemonte è "avanti tutta" ed incomincia già ad eccellere, perchè anche supera la Toscana o il Meridione d'Italia (il quale ultimo se mai soffre di problemi d'altra natura, che sono i suoi propri, atavici problemi irrisolti che ne determinano il limite tuttora invalicabile). Ma in Piemonte e nei suoi Laghi emerge in modo specifico tutta la varietà di una offerta a 360 gradi, che non ha eguali forse neppure più, a raggio così ampio, nei diversi ambiti della vicina Francia.In questo contesto vasto e attraente (lo è se visto dal Canada, come da Israele, dalla California come dalla Finlandia, dall'Australia come dall'Inghilterra), nel contesto ampio di cui Lesa è il centro, Lesa appare per ciò che realmente è, ovvero un piccolo borgo lacustre col suo esteso territorio comunale, costellato di frazioni che sono altrettanti piccolissimi borghi che ne fanno da cornice paesaggistica in posizione collinare, complementare al lago. La sua posizione geografica, rispetto al vasto territorio che è oggi meta cospicua internazionale ed intercontinentale, costituito dai laghi del Piemonte e della Lombardia e dal vicino versante italiano dell'arco alpino che lo delimita a Nord, è appunto centrale.Essa è centrale non tanto e non solo geograficamente in quanto baricentro temporale degli spostamenti che risultino accettabili per gli spostamenti di andata e ritorno in giornata, ma anche in termini psicologici, che fa sì che vi si possano comodamente programmare innumerevoli giornate, una diversa dall'altra in tipologie codificate d'interessi, per trovarvi comodo soggiorno anche per periodi mediamente lunghi.Come in un articolo apparso sull'inserto turistico ITALIA PIU' del Sole 24 Ore (giugno 2010) Lesa "si trova al centro di una delle più ricche e influenti eree europee, sia economicamente che culturalmente: le Alpi, i laghi e le grandi aree urbane di Milano e di Torino che vi distano non più di un'ora d'auto. L'ospitalità che vi viene proposta è richiesta da ogni angolo del mondo, anche grazie alla posizione centrale rispetto a una delle più ricercate aree di bellezza e di tranquillità esistenti: il Golfo Borrtomeo e le sue isole, il lago d'Orta e l'isola di San Giulio, i "Sacri Monti" e le testimonianze artistiche tra '500 e '700, il Mottarone e le Valli Ossolane, con le loro tradizioni walser e le stazioni termali, la wilderness della Val Grande tra le più esclusive d'Europa, campi da golf mozzafiato, vini di pregio, giardini botanici tra i più belli del mondo e manifestazioni culturali di richiamo internazionale".


Scorcio del Lago Maggiore Express, il trenino che percorre centovalli e Valle Vigezzo, tra Locarno e Domodossola, tra ponti altissimi, numerosissime gallerie e vallate spettacolari. Si consiglia il Tour completo che parte da Stresa e trona a Stresa (con aliscafo, trenino e treno delle Ferrovie dello Stato, con sosta a Santa Maria Maggiore, uno tra i più suggestivi centri di cultura walser attraversati dalla Vigezzina


Tutto questo è ciò che realmente Lesa rappresenta, se pensiamo non solo di essere al centro di questo attrattivo quadro, e naturalmente assai di più di quanto queste poche righe non possano dire non entrandovi nel dettaglio, ma di esservi in modo tanto comodo e appropriato, immersi nel verde della penisola del fiume Erno, presso il Castellaccio (antica fortezza secentesca destinata al pagamento dei tributi commerciali), o nel verde delle colline adiacenti. In pochi minuti il turista può giungere a piedi presso il piccolo porto, ove trovare i numerosi ed ottimi ristoranti, oppure andare alle spiagge libere del lungolago, od ancora provare il migliore relax presso il centro sportivo con piscina olimpionica e campi da tennis, bagno turco e tavola calda.In pochi minuti d'auto egli potrà essere ad Arona o a Stresa.


Milano: la Torre d'ingresso del Castello Sforzesco di Milano, detta "del Filarete" (dal nome dell'architetto che la progettò originariamente nel 1400), che spunta da dietro gli zampilli della fontana ad essa antistante, costruita nel ventennio fascista, dall'aspetto simile a quello di una gigantesca "torta nuziale" (foto di Enrico Mercatali)



Nella prima per trovarvi la vivace vita notturna o per visitare il Colosso di San Carlo (già parte incompiuta di un Sacro Monte a lui dedicato), nella seconda per accedere alle Isole Borromee e, con funivia, alla vetta del Mottarone. In entrambe le cittadine egli potrà trovare decine di ristoranti, pizzerie e bar per ogni gusto e disponibilità.Con uguale equidistanza ancora, a non più di mezz'ora d'auto da Lesa il turista potrà raggiungere tutti i laghi corcostanti, da quelli di Varese a quello d'Orta, ed in particolare sulle sponde di quest'ultimo, far visita alla cittadina di Orta (con l'isola di San Giulio ed il suo Sacro Monte), meta romantica e ricca di manifestazioni e bellezze artistiche e naturali.


Milano, interno della Galleria Vittorio Emanuele II, il cosiddetto "Salotto di Milano", tanto amato dai milanesi che in esso vi ci si identificano, che collega Piazza Duomo con Piazza della Scala


Muovendo da Lesa verso Nord, oppure verso Sud, in un arco di tempo tra i 30 e i 50 minuti, il turista potrà visitare i centri cittadini di Intra e Pallanza, coi bellissimi Giardini di Villa Taranto, oppure le cittadine di Ghiffa, Cannero e Cannobio, o le Colline Novaresi, con le sue ormai divenute famose winerys, o i centri artistici e commerciali quali Novara e Vercelli. Ad un'ora di distanza, quasi equidistanti, le città di Milano e di Torino, delle quali non stiamo qui ovviamente a descrivere nel dettaglio, che non basterebbero cento pagine, tra monumenti e musei, centri di interesse e grandi istituzioni di richiamo internazionale e intercontinentale.

Lesa, 22 settembre 2010

Enrico Mercatali

Milano: la facciata del Duomo, recentemente ripulita, mostra la candida bellezza del marmo rosa di Candoglia, con il quale è costruito: Il marmo, leggermente venato di grigio, proviene dalle cave della località Candoglia, presso la foce del fiume Toce, in Val d'Ossola. A partire dal Rinascimento, il pesante materiale veniva portato, senza "rotture di carico", direttamente dalle cave di estrazione, fino al "Laghetto" (oggi via Laghetto) alle spalle del cantiere del Duomo di Milano, attraversando il fiume Toce, il LagoMaggiore, il Fiume Ticino ed il leonardesco Naviglio Grande che, in Milano si immetteva nel sistema interno dei navigli milanesi. La facciata del Duomo di Milano è stata realizzata nell' '800 in stile gotico, mentre la parte trecentesca originaria del Duomo è quella absidale, ove vi si aprono tre gigantesche finestre, le più grandi che mai siano state realizzate in quel periodo in tutta Europa.

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